Università degli Studi di Trieste


Università degli Studi di Trieste

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Chi siamo?

Il Dipartimento di Matematica e Geoscienze (DMG) fa parte dell'Università degli Studi di Trieste (UniTS) e ha una comprovata esperienza nella gestione di progetti interreg. Il DMG tra gli altri ha partecipato all' Interreg IIIa Italia-Austria. Dopo questo progetto la rete transfrontaliera che ne era un obiettivo, ancora è attiva. Nel 2014 tutti i partner hanno firmato un accordo per lo scambio dei dati nelle Alpi SudOrientali, tali dati verranno utilizzati anche per le finalità del progetto ARMONIA. L' IV Interreg Italia-Austria ha visto il DMG come soggetto attivo nel progetto, che ha contribuito alla sua perfetta realizzazione e conclusione. 

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Specializzazione

Dal 1995 il DMG gestisce la rete RAF (Rete Accelerometrica del Friuli Venezia Giulia), la quale risulta essere un'infrastruttura di ricerca europea del progetto EPOS ed è integrata con la RAN (Rete Accelerometrica Nazionale). Il DMG collabora con la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ed ha un accordo con la Protezione Civile Nazionale per la gestione delle stazioni RAN in FVG e in Veneto e come collaboratore scientifico per lo scambio, la gestione dei dati e il miglioramento di procedure in tempo reale ai fini di protezione civile.

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UniTS in Armonia

Dal 2000 l'UniTS gestisce reti di monitoraggio ai fini di protezione civile collaborando sia a livello regionale sia nazionale. All'interno del progetto ARMONIA, UniTS si occuperà della selezione dei siti all'interno dell'area di progetto ritenuti ad alto rischio sismico, rappresentative di tutta la regione interessata, che verranno monitorati con stazioni sia in free-field sia in edifici. L'UniTs collaborerà inoltre con l'Università di Udine nella selezionedi edifici ritenuti anch'essi rappresentativi della zona, che verranno studiati da un punto di vista sismologico ed ingegneristico. In collaborazione con le altre istituzioni scientifiche si occuperà della definizione di procedure automatiche comuni che immediatamente dopo un terremoto distruttivo riescano a visualizzare al meglio la distribuzione del danno nelle sale operative di protezione civile.